Perano Borgo diVino

Perano Borgo diVino rappresenta il tentativo di coniugare la più schietta tradizione culinaria regionale e locale con le richieste da parte di un pibblico sempre più numeroso di appassionati ed esperti che sceglie un'alimentazione sana ed equilibrata. La cucina tradizionale, uno dei pochi saperi del mondo contadino che è riuscito a sopravvivere nonostante l'omologazione imposta dalla cultura contemporanea, può rappresentare oggi una delle tanmte strade di evasione e di ricostruzione di una identità.

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Con questa convinzione nel 2013, grazie all'intuinzione del Professor Domenico Di Nardo e all'entusiasmo di molti collaboratori, si è costituito un gruppo di lavoro, sempre assistito dall'intera comunità di Perano, che ancora oggi continua ad essere il motore dell'evento, che da allora si svolge nei giorni 30/31 Ottobre e 1 Novembre. 

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Costituitasi nel 2015 l'Associazione, come da statuto, ha lo scopo di promuovere la cultura ambientale, turistica ed enogastronomica e la riscoperta delle tradizioni enologiche, agricole, culinarie del territorio e si propone di organizzare la divulgazione, sotto qualsiasi forma dell'attività  della stessa; organizzare spettacoli, momenti creativi, gite, cicli di conferenze, corsi di formazione, sostenere e divulgare pubblicazioni relative alla valorizzazione enogastronomica locale.

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Borgo diVino è sopratutto un momento di condivisione e di riaffermazione di quei valori fondamentali in cui ogni società umana si rispecchia, quali la solidarietà tra le persone, l'aiuto reciproco, il ritrovarsi a tavola insieme per condividere esperienze, per rievocare eventi salienti della comunità e della vita personale, come avveniva nella società contadina, dove il cibo consumato collettivamente, scandiva i momenti rituali stagionali e segnava le tappe liete e tristi della vita personale, quale riscatto festivo dall'insicurezza e precarietà del vivere quotidiano.Ed è proprio a quel mondo contadino, che costituisce una delle anime più profonde del nostro territorio (Perano era famosa fino a metà novecento per i suoi carrettieri, venditori ambulanti che commerciavano i frutti della terra delle nostre ricche contrade nelle piazze dell'Alto Molise) che si è rivolta l'attenzione della nostra associazione attraverso un capillare lavoro di ricerca sul campo, grazie sopratutto all'impegno di alcuni giovani, con interviste agli anziani, che ha portato alla rivalutazione di piatti tradizionali ormai scomparsi tra cui alcuni dei nostri prodotti di punta: pensiamo a "lu pane scafenesche" (pane schiavonesco) dessert di recupero, un tempo pasto ghiotto della tavola contadina, a base di mosta d'uva con l'aggiunta del prezioso cioccolato. Anora ricordiamo "le ciiarielle", zuppa rituale a base di legumi, 9 nella tradizione di Perano, consumata il primo giorno dell'anno oppure il primo maggio a scopo propiziatorio e terapeutico, che ha un suo corrispettivo nelle famose "Virtù" teramane. La più famosa "pizze e foje", piatto povero a base di misticanza di verdure campestri e pizza di granturco, cotta sotto il "coppo", salutare merenda nella fatica dei campi. Accanto a questi, è possibile degustare, negli stand disseminati lungo le viuzze del centro storico, in antichi fondaci e vecchi frantoi, altri piatti della tradizione regionali quali: "sagne e fasciuole", polenta "ciffe e ciaffe", "pallotte casce e ove", "la pechere a lu chettore", calamarata, arrosticini, ventresca, "le patane a lu cippitelle", baccalà arrosto con i peperoni e poi gli immancabili dolci quali bocconotti, scrippelle, ostie farcite, "cavecenitte nhje lu mistecotte", pizze fritte,sfogliatelle. Tutte queste prelibatezze circondate da una ricchissima scelta di novelli, vino cotto ma sopratutto grandi vini abruzzesi delle migliori cantine (per citarne alcuni: Contesa, Agriverde, Chiusa Grande, Citra, Frentana, Spinelli, Coste di Brenta, ecc).

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L'Associazione si è anche avvalsa della collaborazione dei ragazzi della Scuola Alberghiera di Villa Santa Maria, vero fiore all'occhiello del nostro territorio. Numerosi sono stati in questi anni i gruppi musicali che si sono avvicendati nell'animare le piazzette e le strade del centro storico, ricordiamo, oltre quelli di musica popolare, un concerto di musica celtica e medievale e la preziosa partecipazione del Gruppo Tradizioni Teatine coordinato dal Prof. Francesco Stoppa, direttore del CATA presso l'Università d'Annunzio.

 

Vi aspettiamo il 30 31 Ottobre e l'1 Novembre nel bellissimo borgo di Perano.

SAPORI DA GUSTARE

EMOZIONI DA VIVERE

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